3.7.2024, 16:51

75 anni di Automontage Schinznach

75 anni fa, dallo stabilimento di Schinznach-Bad uscirono le prime auto assemblate in Svizzera. Tra il 1949 e il 1972 in AMAG vennero costruiti circa 30’000 veicoli. Quest’epoca viene ora celebrata con un’esposizione speciale al Museo Svizzero dei Trasporti.

Cosa ha spinto un’azienda attiva nel commercio di automobili ad assemblare veicoli in Svizzera? Come spesso accade in questi casi, il motivo era di natura fiscale. Le autorità doganali svizzere imponevano dei dazi quasi protezionistici sulle auto assemblate provenienti dagli USA, mentre le importazioni di componenti erano molto economiche perché creavano posti di lavoro.

Lo stabilimento di Schinznach-Bad

Il 3 gennaio 1945, Walter Haefner fondò la «Nuova AMAG Automobili e motori SA» con sede centrale all’Utoquai di Zurigo. Se in un primo momento il piccolo spazio sulle sponde del lago di Zurigo era sufficiente, In breve tempo si rivelò troppo stretto. Nel 1947 a Schinznach-Bad si prospettò l’acquisto di un’area di un

ex cementificio con capannoni di produzione. Nel giro di due anni i capannoni vennero trasformati e ampliati per ospitare l’impianto di montaggio e al sito si aggiunse un nuovo edificio amministrativo situato direttamente sulla strada principale. Già nella seconda metà del 1949 vennero prodotte le prime 66 Plymouth Special Deluxe.

ASAG, non AMAG

Anche se per l’opinione pubblica era AMAG ad assemblare le automobili a Schinznach-Bad, giuridicamente non era così. L’attività di assemblaggio era gestita da un’azienda legalmente distinta, ovvero ASAG Automontage Schinznach AG, che come AMAG apparteneva al gruppo Walter Haefner Holding AG.

Con gli anni si fece di necessità virtù: l’attività avviata a Schinznach per ragioni di costi divenne ben presto un marchio di qualità. Le lavorazioni delle carrozzerie grezze, i trattamenti antiruggine e i materiali in parte di produzione svizzera erano decisamente migliori. Ed ecco un’altra peculiarità tutta elvetica: le auto «Montage Suisse» sfoggiavano equipaggiamenti migliori rispetto alle loro controparti americane.

Willy Huter, unico ed esperto direttore di Automontage, già negli anni ‘50 aveva le idee chiare: «La piccola scritta ‹Montage Suisse› che applichiamo su tutti i veicoli da noi assemblati deve essere sempre garanzia della massima qualità».

Gli anni della Plymouth

«Gli anni della Plymouth»: così si potrebbe chiamare il primo decennio dello stabilimento di assemblaggio. Solo nel primo anno, a Schinznach-Bad si produssero ben 66 veicoli ed entro il 1959 le auto assemblate salirono a oltre 7100. Una cifra notevole, se la si confronta con le 42 Chrysler e le circa 250 DeSoto e Dodge fabbricate. Visto che all’inizio degli anni ‘50 non si poteva fare affidamento sulle forniture da Detroit, lo stabilimento fu ben felice di poter fabbricare nel frattempo anche oltre 500 Vanguard Standard per sfruttare le sue capacità. Alla fine degli anni ‘50, con le auto americane che si facevano sempre più grandi, Schinznach-Bad ebbe la fortuna di poter assemblare in Svizzera circa 1000 unità dell’allora nuovissima e slanciata coupé Karmann Ghia per alleggerire la produzione a Osnabrück. La produzione a breve termine dei veicoli Studebaker a partire dal 1959 può essere considerata un intermezzo, perché ben presto la società americana fallì, impedendo così una maggiore diffusione del marchio.

Il decennio delle Valiant e delle Dart

In Svizzera non vi era molto entusiasmo per le grandi vetture americane. Le alternative europee erano più compatte e pratiche e il Maggiolino Volkswagen, anch’esso importato da AMAG, aveva già da tempo iniziato la sua marcia trionfale sulle strade elvetiche. Era dunque indispensabile trovare delle alternative. La soluzione fu la Chrysler Valiant del 1960, una berlina di classe media compatta per i canoni americani del tempo e dotata di motori a sei cilindri in linea. AMAG posizionò la «Valiant» addirittura come marchio indipendente, proprio per sottolineare che non si trattava di «un’ammiraglia americana». Fino alla cessazione dell’attività di assemblaggio a Schinznach-Bad si costruirono circa 14’000 Valiant.

Concorrenza interna e fine dell’azienda

Verso la fine degli anni ‘60 l’industria automobilistica americana cedette nuovamente alle manie di grandezza, stavolta in fatto di cilindrata e potenza. Tuttavia, i telai e i freni (a tamburo) di questi veicoli non erano all’altezza delle performance del motore e delle aspettative della clientela. Soprattutto la topografia svizzera non si addiceva alle cosiddette «muscle car» americane. Per questo l’interesse verso le Valiant e le Dodge Dart scemò sempre di più. Nel frattempo, con l’acquisizione di Audi NSU Auto Union AG da parte di Volkswagen, AMAG si ritrovò improvvisamente a disporre di una nuova offerta a bassi consumi per la fascia media e medio-alta con modelli come l’Audi 90, l’Audi 100 e la NSU RO 80.

Nel 1972 l’assemblaggio nello stabilimento di Schinznach, iniziato con una Plymouth, terminò con una Plymouth Valiant dopo 29’227 unità fabbricate. Il contratto di importazione per i veicoli del gruppo Chrysler proseguì fino al 1980.

Tuttavia, nello stabilimento di Schinznach gli impianti di assemblaggio si fermarono. Oggi, dopo diverse ristrutturazioni, i capannoni di assemblaggio ospitano una grande officina con reparto lattoneria, verniciatura e magazzino ricambi nonché gli uffici di AMAG. Schinznach-Bad è ancora un grande garage nella regione e molte persone in Svizzera lo considerano la «patria di AMAG».

Nuovi festeggiamenti a 75 anni dalla nascita di Automontage

Molti oggi non sanno che un tempo il gruppo AMAG costruì anche auto a Schinznach, ed è comprensibile, visto che lo stabilimento chiuse i battenti oltre 50 anni fa. Tuttavia, quest’anno ricorderemo ancora una volta questo periodo nonché marchi automobilistici che nel frattempo non esistono più.

Il 13 settembre 2024, presso il padiglione dedicato alla circolazione stradale del Museo Svizzero dei Trasporti, verrà inaugurata un’esposizione speciale che avrà come protagonisti classici selezionati targati Automontage realizzati dall’inizio fino alla fine del periodo di assemblaggio.

Al Concours d’excellence che si terrà il 13 e il 14 settembre, veri e propri gioielli di Schinznach potranno contendersi la vittoria in una classifica speciale.

E domenica 15 settembre, a partire dalle ore 10.00, è previsto un raduno delle «auto di Schinznach» nel cortile interno del Museo Svizzero dei Trasporti. Un programma variegato attende partecipanti e visitatori.

Poiché la qualità del montaggio qui in Svizzera era palesemente migliore, molte Valiant, Dart e altri modelli sono giunti fino ai giorni nostri.

 

Ulteriori informazioni:

www.automontage.ch

 

Didascalie:

Foto 1: Plymouth Montaggio 1949: 75 anni fa, nel 1949, l’attività di Automontage a Schinznach-Bad ebbe inizio con l’assemblaggio di 66 berline Plymouth.

 

Foto 2: 1950 AMAG a Schinznach-Bad: un ex cementificio venne convertito in capannoni di assemblaggio, mentre un nuovo edificio sulla strada principale si trasformò nella sede amministrativa.

 

Foto 3: 1950 Schinznach Bad_Standard Vanguard. Dal 1950, dallo stabilimento di Schinznach uscirono anche le Standard Vanguard inglesi: un livello qualitativo completamente diverso rispetto alle loro controparti di produzione inglese.

 

Foto 4: 1956 Molto lavoro manuale: sebbene fosse presente una linea di montaggio, l’assemblaggio a Schinznach veniva realizzato soprattutto a mano.

 

Foto 5: 1956 Assemblaggio a tutto gas: nuove vetture tutte in fila, a Schinznach si produceva a pieno ritmo.

 

Foto 6: 1957 Gli anni della Plymouth: negli anni ‘50 vennero assemblati principalmente modelli di Plymouth. I veicoli diventavano ogni anno più grandi e meno maneggevoli per le strette strade svizzere.

 

Foto 7: 1957 Montaggio finale Plymouth: alla fine degli anni ‘50, le auto americane divennero sempre più lunghe e grandi. Una Plymouth è pronta a lasciare la rampa alla conquista della strada.

 

Foto 8: Valiant_Comic_1960: Per Schinznach le nuove piccole Valiant furono una manna dal cielo.

 

Foto 9: 1962 Nuove piccole americane. Valiant, Lancer e più tardi Dodge Dart: la nuova generazione di auto americane regalò ad AMAG un periodo di grande successo. Solo della Valiant vennero assemblate circa 14’000 unità.

 

Foto 10: 1970_Dodge Dart: Anche se per gli standard americani si trattava di auto piccole e compatte, l’interesse qui in Svizzera scemò notevolmente.

 

Foto 11: 1970 Carrozzeria dal tocco svizzero: l’attività iniziata per motivi fiscali, si trasformò in un marchio di qualità. Montage Suisse: motivo d’orgoglio, con tanto di carrozzeria grezza ben in vista.

 

Foto 12: Incontro giubilare 24 settembre 2024.

 

In caso di domande, si prega di rivolgersi a:

AMAG Group SA

Dino Graf

Responsabile Group Communication

Telefono +41 44 269 53 00

presse@amag.ch

 

AMAG Group SA

Marie-Therese Zell

Responsabile Group PR

Telefono +41 44 269 53 04

presse@amag.ch

 

Profilo aziendale:

AMAG Group SA è un'impresa svizzera AMAG Import SA importa e distribuisce mediante la più vasta rete di rappresentanti della Svizzera (oltre 450 concessionari e partner di servizio) veicoli dei marchi Volkswagen, Audi, SEAT, Škoda, CUPRA e VW Veicoli Commerciali. La rete di distribuzione comprende anche AMAG Automobili e Motori SA, cui fanno capo circa 80 officine e centri occasioni e carrozzeria propri. Inoltre, è un punto di riferimento per quanto riguarda il marchio Bentley. Al Gruppo AMAG appartiene anche l’affiliata AMAG First SA, la più grande organizzazione di concessionari Porsche in Svizzera. Noviv Mobility AG è stata fondata nel 2022 come ulteriore filiale di AMAG Group AG. L'azienda offre servizi nel settore del commercio e dell'assistenza, nonché nuovi concetti di mobilità.

Con l'acquisizione del pioniere dell'energia solare Helion e la sua integrazione nella divisione AMAG Energy & Mobility fondata nel 2022, AMAG Group AG ha ampliato il proprio portafoglio di prodotti e servizi relativi all'elettromobilità e alle soluzioni energetiche olistiche.

Al gruppo AMAG appartengono anche AMAG Leasing SA, in veste di fornitore di servizi finanziari, AMAG Parking SA, gestore di diversi autosili, e AMAG Services SA, che detiene la licenza della società di autonoleggio Europcar e ubeeqo per la Svizzera e offre servizi di valet parking negli aeroporti svizzeri e servizi di noleggio auto con autista in tutta la Svizzera. mobilog AG offre servizi logistici dal 2021 anche a terzi; inoltre, il Gruppo AMAG gestisce un Innovation & Venture Lab. Dal 2018, AMAG è comproprietaria di autoSense, una soluzione d’interconnessione digitale per veicoli e dal 2019 offre con Clyde un modello di abbonamento auto. Inoltre, è partner di Swiss Startup Factory.

Il Gruppo AMAG si è posto l'obiettivo di ridurre il 90% delle proprie emissioni (Sope1, Scope2, Scope3) entro il 2040. Si impegna a rispettare l'obiettivo di 1,5 gradi dell'accordo di Parigi sulla protezione del clima e gli obiettivi basati sulla scienz. Inoltre, investirà in progetti di protezione del clima a partire dal 2025 ed eliminerà una parte delle emissioni con l'aiuto della "Direct Air Capturing Technology" di Climeworks. A partire dal 2040, il Gruppo AMAG eliminerà tutte le emissioni rimanenti.

AMAG Group SA occupa circa 7500 collaboratori, di cui circa 800 apprendisti.

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